Sanzioni previste dal Regolamento Privacy Europeo

Di seguito sono riportate tutte le sanzioni previste dal Regolamento Europeo, ai sensi dell’art. 83 del Reg. UE/2016/679

SANZIONI PREVISTE

Le sanzioni amministrative pecuniarie riportate possono essere integrative, oppure completamente sostitutive delle sanzioni correttive indicate e si distinguono in sanzioni di carattere economico e sanzioni correttive.

La decisione sull’applicazione delle sanzioni spetta all’autorità di controllo (in Italia: l’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali), che, nella valutazione, tiene conto delle circostanze del singolo caso, ossia:

  • della natura, gravità e durata della violazione
  • del carattere doloso o colposo della violazione
  • delle misure adottate per attenuare il danno subito dagli interessati
  • delle eventuali precedenti violazioni commesse dal titolare del trattamento
  • del grado di cooperazione con l’autorità di controllo
  • degli eventuali altri fattori aggravanti

SANZIONI DI CARATTERE ECONOMICO

Inosservanza degli obblighi del titolare e del responsabile del trattamento; inosservanza degli obblighi dell’organismo di certificazione; inosservanza degli obblighi dell’organismo di controllo: fino a 10 milioni di Euro, o per le imprese, fino al 2% del fatturato annuo mondiale dell’esercizio precedente.

Inosservanza dei principi base del trattamento; inosservanza dei diritti degli interessati; inosservanza delle disposizioni sul trasferimento dei dati personali in paesi terzi o verso organizzazioni internazionali; inosservanza di un ordine, limitazione provvisoria o definitiva o di un ordine di sospensione dei flussi da parte dell’autorità di controllo: fino a 20 milioni di Euro, o per le imprese, fino al 4% del fatturato annuo mondiale dell’esercizio precedente.

Inosservanza di un ordine correttivo dell’autorità di controllo: fino a 20 milioni di Euro, o per le imprese, fino al 4% del fatturato annuo mondiale dell’esercizio precedente.

SANZIONI CORRETTIVE:

Le sanzioni correttive sono connesse ai poteri dell’Autorità di controllo.

Essi consistono nel:

  • Rivolgere avvertimenti al titolare del trattamento o al responsabile del trattamento sul fatto che i trattamenti previsti possono violare il GDPR
  • Rivolgere ammonimenti al titolare e del trattamento o al responsabile del trattamento ove i trattamenti abbiano violato le disposizioni del GDPR
  • Ingiungere al titolare del trattamento o al responsabile del trattamento di soddisfare le richieste dell’interessato di esercitare i relativi diritti
  • Ingiungere al titolare o al responsabile del trattamento di conformare i trattamenti alle disposizioni del GDPR, anche specificando in che modo ed entro quale termine
  • Imporre una limitazione provvisoria o definitiva al trattamento, incluso il divieto di trattamento
  • Ordinare la rettifica, la cancellazione di dati personali o la limitazione del trattamento e la notificazione di tali misure ai destinatari cui sono stati comunicati i dati personali
  • Revocare la certificazione o ingiungere all’organismo di certificazione di ritirare la certificazione rilasciata a norma degli articoli 42 e 43, oppure ingiungere all’organismo di certificazione di non rilasciare la certificazione se i requisiti per la certificazione non sono o non sono più soddisfatti
  • Infliggere una sanzione amministrativa pecuniaria in aggiunta alle presenti misure (v. sopra)
  • Ordinare la sospensione dei flussi di dati verso un destinatario in un paese terzo o un’organizzazione internazionale



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